Assistere ed aiutare le persone e le famiglie può essere il tuo lavoro più appagante
Forse non hai mai pensato che potresti trasformare la tua propensione ad aiutare il prossimo in un lavoro. Di sicuro mille volte, forse più, avrai pensato che in Italia s’invecchia e che il dato su tale invecchiamento è innegabile, c’è anche da dire che è logico perché il tempo passa e allo stesso tempo si rinnova. Certo che si rinnova! Da una parte il costante dato sull’invecchiamento e dall’altro la bellezza della vita che si rinnova. Cosa c’entra con le opportunità di lavoro?
Ecco il nostro Paese è il più vecchio del mondo, poi c’è il Giappone e poi.. Questo non vuol dire che sia una brutta cosa, anzi vuol dire che viviamo di più e che sempre più persone raggiungono e superano i 65 anni. Non dimentichiamo poi che nascono i bimbi e che le giovani coppie possono aver bisogno di aiuto mentre, giustamente, devono lavorare. Diciamocelo chiaramente che quando pensiamo ad un lavoro pensiamo all’assistenza familiare come una delle ultime ipotesi. Magari sbagliando… Certo che se abbiamo dentro la scintilla innata dell’aiutare, dell’assistere, è un vero peccato non considerare di lavorare proprio con questa passione.
Aiutare può essere un lavoro
Ecco, sappi che moltissime famiglie avranno bisogno di sempre più servizi per la cura, e l’assistenza, delle persone anziane. Avranno, anche, bisogno di supporto in famiglia con i nuovi nati. Esistono gli aiuti dello Stato ma non bastano e non sempre l’aiuto economico risolve il problema, specialmente quando quello che serve è il tempo da dedicare e l’amore. Lo so che parlo sempre di amore ma pensateci bene, in tutto, in ogni lavoro serve la passione e questa si mantiene viva se c’è amore per quello che si fa. Se non ti piacciono i bambini, se non li ami, non sarai mai una buona Baby Sitter o una brava, e meticolosa badante, se non ami la compagnia delle persone più anziane. Tutto nasce dall’amore, dalla propensione naturale ad aiutare e dare supporto. Queste figure, con questi valori, non hanno prezzo e sono insostituibili.
Poniti la domanda giusta: “Mi piace?”
Un mio caro amico, Ivan, ha sempre speso la sua vita per cercare di essere d’aiuto a chi ha più bisogno. Da piccolo era sempre il primo ad andare incontro alla vicina per aiutarla con le buste della spesa e oggi ha creato una piccola realtà, insieme alla moglie, che offre supporto quotidiano a chi per questioni lavorative, o altro, può dedicare meno tempo ai propri anziani. Non certo per mancanza d’affetto, ma per necessità di vita. Oggi si occupa di fare la spesa, recarsi in farmacia per dei farmaci o accompagnamento come ad esempio una passeggiata al parco, quattro chiacchiere, o accompagnare ad una visita medica. Sono micro-servizi che consentono a lui di vivere bene , felice con se stesso, e alle persone che aiuta di avere un supporto morale e concreto. La moglie fa doposcuola e si occupa di prendere i bimbi a scuola, preparargli un pasto da mamma e aiutarli nei compiti e nello svago. Non è una situazione che nasce solo per aspetti economici, se ci pensiamo bene è molto difficile e se non c’è propensione e amore dopo poco tempo diventa arduo proseguire. Ci vuole amore. Forse non si diventa ricchi, materialmente, ma si cresce dentro e si lascia un segno della propria esistenza nella vita altrui e di conseguenza nella propria. Paga, ma in primis appaga.
A voi la palla… La scelta.