Perché è così difficile spostare l’attenzione dagli aventi passati verso emozioni che ci danno gioia?
Per molti è difficile spostare l’energia mentale dagli eventi passati che irritano verso le emozioni che danno gioia. Ritengo che questa sia l’abilità che consulenti, e formatori, stiano cercando di farvi sviluppare, ed è un bene ma non dobbiamo fraintendere. Non stanno dicendo: “Non pensare a ciò che pensano gli altri”, cosa che sarebbe quasi impossibile per chi, tra noi, ha più di cinque anni e possiede anche un minimo di empatia. Piuttosto, stanno dicendo: “Quando pensi a ciò che pensano gli altri, usalo per il suo valore potenziale e poi eliminalo”.
Se si considera che l’uomo in media ha più di 6.000 pensieri al giorno, questo tipo di pulizia cognitiva potrebbe farci bene, sbloccando le nostre risorse mentali per un pensiero più positivo. Ma proprio come sbarazzarsi degli oggetti indesiderati in casa è una grande sfida per molti di noi, lo è altrettanto liberare il cervello da pensieri e sentimenti non desiderati. Soprattutto per le persone predisposte all’ansia e alla depressione, la preoccupazione e la ruminazione – ovvero il rimuginare su pensieri negativi connessi a eventi passati – sono comuni.
La preoccupazione e la ruminazione sono anche previste dall’intelligenza verbale, il che significa che più siamo brillanti (in senso verbale), più è probabile che la nostra mente rumini e si preoccupi. Questo è il motivo per cui molti di noi hanno difficoltà a spostare l’energia cognitiva dagli eventi del passato che ci tormentano alle cose che ci danno gioia. Ad aggiungere ulteriore benzina alla fiamma della preoccupazione e della ruminazione, l’attuale panorama della comunicazione sociale mediata dalla tecnologia rende il tutto particolarmente difficile a causa della natura per lo più permanente dei nostri passi digitali.
Anni fa, quando valutavamo i nostri effetti sugli altri, ci affidavamo a ricordi imperfetti e rapidamente sbiaditi degli eventi per coprire le carenze delle nostre percezioni. Fortunatamente, la mente può essere indulgente con se stessa, riuscendo a dimenticare alcuni dettagli dannosi degli eventi passati e a ricordare quelli più positivi grazie a un pronunciato bias di positività, un trucco della memoria che ci permette di preservare l’autostima, l’ego e la positività.
Un consiglio
Anche se può sembrare banale, ma non lo è, uscire di più e coltivare degli hobby può aiutare a focalizzarsi sul presente e su nuovi obiettivi. Trascorrere più tempo con persone positive, distaccarsi dai social e dalle notizie che scatenano una cattiva emotività. Possiamo iniziare da adesso a dare più attenzione alle piccole gioie di ogni giorno che ci aiuteranno a pensare in modo diverso, magari più costruttivo, a quanto ci è capitato.